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Passività, Aggressività e Assertività

Sei passivo o aggressivo? Impara l'assertività per vivere meglio con gli altri

Il termine assertività viene oggi ampiamente utilizzato in una grande quantità di contesti, sia di psicologia, sia di formazione del personale. Per arrivare a definire cosa sia l'assertività è utile iniziare col dire ciò che non è l’assertività: innanzitutto non è passività e aggressività.

A tutti sarà capitato, in seguito ad una discussione con una persona, di andar via e di pensare poi: "Accidenti, avrei dovuto dire così, avrei dovuto fare così… la prossima volta farò diversamente". In questo caso siamo stati passivi. Altre volte, invece, in seguito ad una discussione, siamo a disagio con noi stessi per avere risposto troppo duramente, per avere infierito su una persona, per avere esagerato con il nostro diritto di difenderci: in questo caso siamo stati aggressivi.

Poiché queste esperienze sono capitate a tutti, possiamo tutti esibire comportamenti passivi, aggressivi o assertivi in base alle situazioni che viviamo in un dato momento. Ciò nonostante esistono persone che tendono ad essere aggressive, passive o assertive nella maggior parte delle situazioni.

Le persone “passive

Sono coloro che nella vita quotidiana si mostrano costantemente attente ai bisogni degli altri, sempre pronte a compiacere il prossimo. Chi ha un comportamento passivo spesso non sa riconoscere quando affermare i propri diritti e finisce col subire silenziosamente senza opporsi; possiede un livello elevato di ansia sociale, presenta difficoltà nel dire di no nel timore di scatenare “conflitti” e si lascia quindi influenzare dagli altri.

Nelle relazioni sociali queste persone vengono lodate e stimate per la loro completa disponibilità e questo crea in loro la convinzione che il mostrarsi sempre disponibili sia una qualità da difendere. Ma puntualmente accade che qualcuno finisce per “abusare” eccessivamente della persona passiva (partner, amico, datore di lavoro), e che questa, anche quando vorrebbe rifiutare, si senta in dovere di dire sempre sì, per non deludere le aspettative altrui e non generare conflitti o discussioni. Altre volte può accadere che la persona provi a dire di no o a difendersi, ma poi ritorna sui suoi passi, tormentata dal senso di colpa. Gradualmente insorgono perdita della stima di sé, irritazione, rabbia, sensazioni che vengono represse e che in alcuni casi trovano come unica via di sfogo la somatizzazione (mal di testa, problemi gastro-intestinali, sintomi di stress).

Le persone “aggressive”

Al polo opposto rispetto ai passivi, le persone aggressive appaiono costantemente concentrate su di sé e si avvalgono di metodi e comportamenti coercitivi e distruttivi. Questa tipologia di persone agisce cercando di soddisfare unicamente i propri bisogni e di trarne vantaggi. Teme che senza un comportamento aggressivo non raggiunga i propri scopi e ritiene che qualsiasi forma di gentilezza rappresenti una debolezza da nascondere agli altri.

In questo modo riesce anche ad appagare alcuni bisogni, ma rischia fortemente di compromettere altri elementi importanti della propria vita: le amicizie, il rapporto con i colleghi, con il partner, con i genitori e con i figli. Chi si comporta in modo aggressivo, pur ottenendo dei successi, si trova spesso ad essere insoddisfatto di se stesso. Si isola e si sente isolato e questo, a livello emotivo, genera frustrazione, collera, ostilità, ansia, che finiscono per trovare come valvola di sfogo nuovamente il conflitto.

E’ evidente che entrambi i comportamenti passivi e aggressivi producano conseguenze negative per sé e per l’altro. Tuttavia esiste una via di mezzo che è l’assertività.

Per assertività si intende la capacità da parte della persona, attraverso una comunicazione verbale e non verbale efficace, di affermare le proprie abilità, opinioni e desideri mantenendo relazioni positive con gli altri. Chi comunica in modo assertivo cerca di soddisfare i propri diritti e le proprie esigenze senza danneggiare i diritti e i bisogni degli altri. La persona che si comporta in modo assertivo non è affatto sempre pacata e sorridente o diplomatica: riesce ad equilibrare, a seconda delle circostanze, aggressività e passività.

A cosa serve l'assertività

L'assertività serve sempre perché siamo tutti inseriti all'interno di relazioni sociali dove continuamente bisogna contrattare fra le nostre e le altrui esigenze. La capacità di essere assertivi ha un effetto importantissimo sulla nostra autostima, cioè il giudizio profondo che abbiamo su noi stessi. Chi adotta un comportamento assertivo, dunque, è in grado di:

  • Far valere i propri diritti, ma allo stesso tempo prestare attenzione alle esigenze degli altri.
  • Esprimere le proprie opinioni anche quando queste siano diverse dalla maggioranza e rispettando le opinioni degli altri.
  • Affrontare l'ansia che si genera nei rapporti interpersonali.
  • Rapportarsi in maniera efficace con le persone che per noi sono autorevoli (genitori, insegnanti, autorità, datori di lavoro, partner, etc.).
  • Fidarsi delle proprie capacità e saper fare delle scelte in maniera autonoma. Utilizzare una comunicazione chiara e priva di ambiguità.
  • Esprimere i nostri più autentici sentimenti con le persone alle quali siamo legati affettivamente.
  • Saper fare e sapere accettare i complimenti.
  • Saper fare e saper rifiutare le richieste.
  • Saper fare e saper ricevere le critiche.

Come può essere migliorata la nostra assertività

L'assertività può essere migliorata attraverso l'esercizio, attraverso una formazione specifica e attraverso la psicoterapia. Lo scopo diventa quello di entrare in contatto con i propri bisogni autentici, imparare a comunicarli nel rispetto di sé e dell’altro, senza che vi siano né vincitori né vinti.

Puoi richiedere un training sulle abilità assertive 



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