L'infertilità come perdita e il percorso di PMA
La diagnosi di infertilità introduce il nucleo familiare nella dimensione della perdita, destabilizzando uno dei pilastri fondamentali della coppia: la procreazione. Questo non si limita alla mancanza di un figlio, ma implica la rinuncia a un progetto condiviso, un terzo che va oltre la coppia stessa.
Il percorso di PMA è un viaggio caratterizzato da molteplici sfide. Dalla moltitudine di esami medici al difficile accesso a informazioni chiare, dalla sfida di comunicare con amici e familiari all'isolamento sociale che può insorgere, fino al dolore connesso alla perdita della capacità di concepire un figlio naturalmente. Questa esperienza stressante influenza profondamente sia l'identità individuale maschile che femminile e mette a dura prova la solidità della coppia.La procreazione medicalmente assistita (PMA) è spesso utilizzata nelle seguenti situazioni:
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Infertilità: Quando una coppia non è in grado di concepire naturalmente dopo un periodo di tempo prolungato (solitamente un anno) di tentativi senza successo.
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Problemi di salute riproduttiva: La PMA può essere usata quando uno o entrambi i partner hanno problemi di salute che impediscono il concepimento naturale, come problemi di ovulazione, ostruzione delle tube di Falloppio, bassa qualità dello sperma o altre condizioni mediche.
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Malattie genetiche: Quando c'è il rischio di trasmissione di malattie genetiche gravi ai figli, la PMA può essere utilizzata insieme alla diagnosi genetica preimpianto (PGD) o al test genetico preimpianto (PGT) per selezionare gli embrioni privi di tali condizioni.
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Preservazione della fertilità: Individui affetti da malattie che potrebbero compromettere la loro fertilità futura (come il cancro) possono sottoporsi a tecniche di PMA per conservare gli ovuli, lo sperma o gli embrioni prima di intraprendere trattamenti medici che potrebbero compromettere la loro capacità riproduttiva.
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Coppie dello stesso sesso: Le coppie dello stesso sesso possono utilizzare la PMA per avere un bambino, spesso attraverso tecniche come l'inseminazione artificiale o la fecondazione in vitro utilizzando donatori di sperma o ovuli.
Quali aspettative i futuri genitori ripongono nel trattamento?
Va sempre tenuto presente che il risultato non è mai del tutto prevedibile e va comunque riferito al numero e alla qualità degli embrioni trasferiti. Mediamente si ottiene il 20-30% di gravidanze dopo il transfer. La maggior parte delle quali arriva a compimento.
Impatto sul corpo e differenze di genere
Le donne, nel percorso di fecondazione assistita, sono al centro dell'attenzione clinica. Sottoporsi a questi trattamenti significa esporre il proprio corpo a molteplici stress. Gli esami clinici, volti a identificare le cause dell'infertilità, possono essere invasivi e dolorosi. Il corpo diventa così il centro di una lotta interna: percepito come inadeguato e traditore, ma anche come luogo di speranza e desiderio.
Costruire un nido solido psicologicamente
Il compito della coppia è costruire un nido psicologicamente solido che faciliti il concepimento. Questo implica non solo prepararsi a essere genitori, ma anche a essere una base emotivamente stabile per il bambino. Costruire un tale nido richiede una riflessione sui legami familiari e sull'interazione della coppia con il mondo esterno. Un nido robusto aiuta a superare lo stress legato alla PMA e, se il desiderio di un figlio non si realizza, rende più semplice accogliere altri progetti generativi per la coppia.
E' importante un supporto psicologico per le coppie che ricorrono alla PMA
L'articolo 7 della legge 40/2004 sottolinea la necessità di consulenza e supporto psicologico per le coppie coinvolte in queste procedure.La futura coppia genitoriale può essere aiutata a vivere tutto il percorso con minore ansia e maggiore fiducia nella riuscita e nel caso in cui il primo tentativo fallisse, il supporto psicologico è fondamentale per affrontare i successivi con maggiore positività e senza abbattersi.
Come può aiutare la terapia EMDR
EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un trattamento psicoterapeutico scoperto nel 1989 dalla psicologa americana Francine Shapiro. Oggi è considerato il trattamento evidence-based per il DPTS (Disturbo da Stress Post Traumatico), particolarmente indicato nella cura delle conseguenze dei traumi, l’EMDR si è via via trasformato in un approccio sempre più raffinato, complesso e globale, in grado di affrontare gran parte dei disturbi, in particolare i diversi disturbi correlati ad un percorso complesso e difficile come quello della procreazione assistita.L’approccio EMDR offre un’occasione importante per intervenire sui diversi aspetti che costituiscono il lungo e difficoltoso percorso della PMA. Attraverso un lavoro specifico sui ricordi traumatici legati alla diagnosi di infertilità e alle conseguenze che tale evento ha sia sulla donna che sulla futura coppia genitoriale, è possibile rielaborare l’impatto emotivo di tali eventi, togliendo la parte più traumatica, aiutandoli a lasciare queste esperienze nel passato e rafforzando la loro autostima e senso di autoefficacia. Con l’EMDR è anche possibile aiutare i futuri genitori a sviluppare maggiormente le proprie risorse di modo che possano affrontare le sfide che comporta la procreazione assistita in modo più sereno. Un lavoro specifico di accompagnamento durante i mesi di gravidanza è inoltre indispensabile per l’instaurarsi di un rapporto positivo e sano nei confronti del bambino, evitando che l’impatto traumatico delle esperienze vissute dai genitori possa influenzare il suo futuro sviluppo emotivo, cognitivo e sociale.
Alla fine di una terapia breve e mirata con l’EMDR i futuri genitori riescono a vedere in modo più costruttivo queste esperienze e soprattutto possono crescere e sviluppare una genitorialità ricca e piena di risorse.
Trovare un professionista esperto in infertilità è cruciale per affrontare lo stress emotivo e per creare le condizioni ottimali per un buon percorso di PMA.
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Commenti
Economicamente sono debole e perderei tutto ciò che avevo costruito per la serenità dei miei figli.
Lui mi ha tradita, ingannata, trattata senza rispetto tante volte, altre volte ha cercato di dimostrare di essere un uomo presente.
Ora stiamo facendo un percorso psicologico per.il bene dei nostri figli.
Se non fosse per i bimbi sarei già andata via anni fa.
Il bambino è pure per me l'unico momento di gioia.
Dicono che con il tempo si superi.. non credo sia realmente vero se ci sono in mezzo bambini..
All inizio non mi sembrava vero.
Abbiamo un bambino insieme e ci dobbiamo vedere per forza.
Lui vuole stare da solo ed è cambiato con me, credo che non sia innamorato, anzi ne sono sicura. Io soffro per questo. Inoltre mi sento tanto sola ed ho perso interesse per molte cose che prima mi davano carica. Solo mio figlio mi rende felice. Ma io dentro sento inquietudine. Non posso sapere quanto durerà questo sentimento che mi opprime, lo sento alla bocca dello stomaco.
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