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Come si riparano i Traumi dei Bambini? Iniziando a riparare i propri

Lutti, abusi emotivi e fisici, malattie, disastri ambientali. Ansia, abbandono emotivo, fragilità, depressione. Come si riparano i traumi dei bambini?

Genitori e Figli

Lutti, abusi emotivi e fisici, malattie, disastri ambientali. Ansia, abbandono emotivo, fragilità, depressione. Come si riparano i traumi dei bambini? Cominciando a riparare i propri.

Ce lo spiega Anna Rita Verardo, psicologa e psicoterapeuta, autrice del libro ‘Riparare il trauma infantile’ (Giovanni Fioriti Editore), nuovo manuale per addetti ai lavori divenuto in pochi mesi un fenomeno editoriale richiesto anche dal grande pubblico perché fitto di test pratici dedicati ai genitori, che troverete anche qui di seguito.

"L’essere stati amati predispone all'amare, il contrario appronta al disagio" dice da sempre la psicanalisi. "I genitori sono uno specchio per i figli e le esperienze che viviamo nei primi anni di vita segnano profondamente gli adulti che un giorno diventeremo" - spiega Anna Rita Verardo.

Come reagite quando il vostro figliolo passa le ore sdraiato sul divano? Con sana e motivata preoccupazione o con disagio e scatti di rabbia? Cosa vi ricorda questo comportamento? - domanda Verardo invitando i genitori a fare un flashback della propria storia familiare per sgomberare il campo da errate interpretazioni e fare una analisi più obiettiva ed utile per lo sviluppo dei propri figli.

Anche esperienze relazionali molto comuni hanno un effetto determinante nella traiettoria dello sviluppo. In un'ottica di auto-osservazione la specialista invita a farsi alcune domande: "I vostri figli vi cercano soprattutto nel momento del bisogno? Sono figli sani. I vostri bambini fanno tutto da soli e sono diventati, come si dice, adulti responsabili in miniatura? Qualcosa non va. I vostri piccoli tendono a rassicurarvi nei momenti in cui vi mostrate fragili? Allarme.

Non ci sono solo i traumi oggettivi che i figli si trovano a vivere sul momento, come ad esempio la morte di un familiare, una malattia, un terremoto o un caso di bullismo subito a scuola.Che bambini siete stati voi, cari genitori?

Aggiunge quindi: “Avere un genitore fragile, bisognoso o depresso può avere addirittura effetti peggiori dello stesso evento critico. Ci sono esperienze oggettivamente molto traumatiche che possono lasciare meno conseguenze di eventi comuni che incidono invece profondamente sullo sviluppo del bambino che un giorno diventerà adulto e avrà a sua volta dei figli. I traumi emotivi e fisici hanno ricadute ‘trans generazionali’ che non vanno trascurate”, sottolinea l’esperta.

Ecco, in sintesi, alcune domande su cui gli adulti possono riflettere, tratte dal nuovo volume. Non sono test di valore diagnostico, ma uno spunto per riflettere su alcuni comportamenti che potrebbero essere significativi di una difficoltà nel rapporto con il proprio figlio. Domande utili anche per ripensare alle risorse e agli ostacoli nella relazione con il bambino e col proprio partner.

Test per l’attaccamento:

Vostro figlio si preoccupa troppo per la propria salute? Ha maggiore bisogno di contatto con voi rispetto agli altri bambini? Si preoccupa per la vostra salute? Chiede a che ora tornate e quando uscite? Tende a fare l’adulto? Se rispondete ‘si’ si tratta di segnali di allarme che indicano delle difficoltà nel naturale sistema di attaccamento del bambino da parte dei genitori.

 

Test per l’accudimento:

Avete un buon contatto affettivo con vostro figlio? Lo abbracciate e lo guardate negli occhi? Gli state vicino quando sta male, anche emotivamente, parlandogli, abbracciandolo e raccontandogli delle storie? In caso affermativo avete attivato un buon sistema di accudimento.

 

Test per gestire la rabbia dei figli:

Quando vostro figlio è arrabbiato, abbassate la voce e lo guardate negli occhi, gli prendete le mani e lo rassicurate? Oppure alzate la voce divenendo autoritari, vi arrabbiate e lo lasciate solo in camera sua? Vi sentite incapaci e non sapete cosa fare’ Vi sentite impotenti? Vi spaventate? Pensate sia solo un modo per attirare l’attenzione su di se’? Solo il primo caso è indicativo di una relazione d’attaccamento sicura.

 

Test sui genitori:

Da quando siete genitori sono affiorati ricordi sgradevoli e avreste voluto vivere una infanzia diversa? All'età di vostro figlio vi sentivate più grandi? Avete paura di perderlo? Vi sorprendete a dire le stesse cose che dicevano i vostri genitori? Avreste voluto un padre o una madre diversa per i vostri figli rispetto a come è quello reale? Vi ripetete che vostro figlio somiglia a voi da piccolo o non volete che vi somigli? Se rispondete sì potreste avere riattivato memorie traumatiche della vostra infanzia.

Interrogarsi per primi sugli eventi traumatici subiti nella nostra infanzia è il primo passo verso la prevenzione o la risoluzione di quelli dei figli. Riparare il trauma infantile è un dovere sociale che non solo rende i bambini più sicuri, è anche garanzia per gli adulti e genitori che saranno in futuro, - conclude Verardo.

Fonte: Ansa.it , 10 Marzo 2020



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