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Depressione, insoddisfazione per la propria vita e isolamento sociale degli ultra 65enni: i dati 2016-19

La qualità della vita vista dalle persone con 65 anni e più

Salute e Benessere

L’OMS definisce la depressione uno dei 4 “giganti” della geriatria. Dai dati PASSI d’Argento raccolti nel quadriennio 2016-2019 si stima che 13 ultra 65enni su 100 soffrono di sintomi depressivi e percepiscono compromesso il proprio benessere psicologico per una media di 17 giorni nel mese precedente l’intervista.

Alla domanda «Quanto è soddisfatto/a per la vita che conduce?», il 21% ha risposto “poco” oppure “per niente”, con percentuali che aumentano tra le persone che dichiarano di arrivare a fine mese con molte difficoltà economiche (47% vs 27% tra chi riferisce qualche difficoltà e 12% in chi non ne ha). L’isolamento sociale può incidere notevolmente sulla qualità della vita e oltre a condizionare gli aspetti della vita di relazione, può compromettere le attività quotidiane e il soddisfacimento delle principali necessità.

Nel quadriennio 2016-2019, si stima che circa 2 ultra 65enni su 10 vivono in una condizione di isolamento sociale; in particolare, il 20% della popolazione dichiara che, nel corso di una settimana normale, non ha avuto contatti, anche solo telefonici, con altre persone e il 70% non partecipa a incontri collettivi presso punti di aggregazione come il centro anziani, il circolo, la parrocchia o le sedi di partiti politici e di associazioni. 

I sintomi depressivi sono più frequenti all'avanzare dell’età (raggiungono il 22% dopo gli 85 anni), nella popolazione femminile (17% vs 9% negli uomini), tra le classi socialmente più svantaggiate per difficoltà economiche (31% in chi riferisce molte difficoltà economiche vs 8% di chi non ne riferisce) o per bassa istruzione (17% fra coloro che hanno al più la licenza elementare vs 8% fra i laureati), tra chi vive solo (16%) e fra le persone con diagnosi di patologia cronica (26% in chi riferisce due o più patologie croniche vs 7% di chi non ne ha).

Una discreta quota di persone con sintomi depressivi (26%) non chiede aiuto, chi lo fa si rivolge ai propri familiari/amici (23%) o a un medico/operatore sanitario (17%) e nella maggior parte dei casi (34%) a entrambi, medici e persone care.

La variabilità regionale descrive prevalenze maggiori di sintomi depressivi in alcune Regioni del Centro-Sud, fra queste, in Campania (22%), Umbria (19%) e Puglia e Sicilia (16%) si registrano valori significativamente più alti della media nazionale si registrano.

Per ulteriori informazioni https://www.epicentro.iss.it/passi-argento/dati/depressione



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